venerdì 1 aprile 2011

Dalla nostra inviata alla fiera del libro per ragazzi di Bologna: parola di Aidan Chambers (e Chiara Carminati)

Dalla fiera del libro di Bologna, appena conclusa, la nostra inviata s#1 riporta riflessioni e spunti dall'incontro con Aidan Chambers, illuminato scrittore inglese di libri per ragazzi, adolescenti, giovani adulti o disadattati adult-enni che siano. Buona lettura!


La cooperativa Equilibri di Modena ha presentato ieri mercoledì 31 marzo la nuova collana di testi per la formazione del lettore cui erano presenti, ta gli altri, Chiara Carminati e Aidan Chambers, i due autori che sono stati ampiamente presentati e anticipati da interventi di cui non nascondo l'assoluta e preventiva mancanza di interesse. Almeno fin quando non li ho ascoltati, perché in verità sono stati davvero stimolanti e affatto pedanti.
Ma voglio concentrarmi su Chambers, che con la sua faccia inglese ci ha deliziato in una piacevole riflessione sul come far interessare i ragazzi alla lettura.
Ad esempio: lo sapevamo che la  maggior parte dei nostri gusti e comportamenti sono influenzati principalmente dal meccanismo dell'imitazione? Sì lo sapevamo. E sapevamo che l'imitazione può essere verticale (tipo io-genitore), orizzontale (io-gruppo dei pari), o diagonale (io-altre figure di riferimento tipo insegnanti o simili)? Questo lo sapevamo già un po' all'acqua di rose. Bè, il succo è: se vedo in una pubblicità il mio divo preferito che si veste in un certo modo, vorrò ("vorrò"?!) anche io vestirmi così, perché lo vedo. Facile. Ma come far scattare il meccanismo dell'imitazione con la lettura, che è un piacere o interesse o passione che avviene all'interno della nostra testolina, o del nostro cuore, e per questo non è visibile ad occhio nudo? Difficile. Qui viene davvero il difficile.
Occorre parlarne, condividere l'amore per quella lettura, renderla visibile con la parola.
Questo lega con il precedente intervento di Chiara Carminati, giovane scrittrice che da tempo incontra classi e rende in parola l'interesse e la bellezza del testo, soprattutto quello poetico. Chara non ama parlare di "promozione" della lettura, bensì di fomento. Fomento è una parola, intesa nel senso spagnolo, che parla di passione, fuoco, fuoco da alimentare, calore. Ed è esattamente questo il punto. La lettura deve essere qualcosa che ti prende alla pancia e ti tira via, qualcosa che deve essere alimentato, qualcosa che brucia e che potrebbe anche diventare una dipendenza (questo lo aggiungo io, ok).
Di Chiara Carminati non ho letto nulla, ma lo farò, perché mi ha fatto sentire un po' di fomento. Di Chambers invece sono caduta in amore dei suoi libri, della capacità di raccontare le emozioni e i sentimenti, di raccontare le scoperte della vita, le conoscenze dell'altro. Perché leggere Chambers? Perché non cede alle forzature della moda, perché leggerlo oggi o tra dieci anni vale lo stesso, o semplicemente, perché sì, ha detto Beatrice Masini, presente anche lei all'incontro.

best wishes, s#1

1 commento:

  1. Ciao,
    qui Violeta.
    Si me scrivvi il tuo indirizzo ti mando un biscotto.
    saluto
    Violeta

    RispondiElimina